Legno, Legno Lamellare e Legno/Alluminio

 
 

Conoscere il legno è molto importante.

Il legno è un materiale vivo e naturale. Nel tronco la parte più vicina al centro prende il nome di durame, mentre quella più esterna si chiama alburno. Gli alberi, opportunamente tagliati con macchinari appositi, vengono portati in segherie in cui si affetta il tronco secondo alcuni schemi definiti. Il legname ottenuto viene sottoposto a stagionatura in cui si riduce il tasso di umidità. Normalmente l’essiccazione naturale è quella più seguita.

SCHEDA DEL LEGNO

LEGNO E TECNOLOGIA

LE CARATTERISTICHE DEL LEGNO MASSELLO

Il legno massello presenta alcuni difetti naturali.

I nodi sono i punti dei rami nel tronco, che hanno una massa volumetrica differenta dal legno circostante, e si ritirano in modo diverso durante la stagionatura. Quando il legno viene ridotto in tavole, i vari pezzi del ramo si presentano come dei piccoli cerchi di colore diverso. Possono essere vivi o morti. I nodi vivi non compromettono la resistenza meccanica del legno, anzi, possono essere esteticamente belli. I nodi morti (quando il ramo è stato tagliato prima dell’abbattimento dell’albero) si staccano facilmente dal legno lasciando nella tavola un buco rendendo l’asse di legno inutilizzabile.

La selezione del legno massello è molto importante.

Gli sbalzi di temperatura o un troppo rapido essiccamento possono provocare delle fenditure in alcuni legni predisposti. Tra i difetti del legno ci sono anche le malattie del legno causate dai batteri, insetti, animali e uccelli.

Difetti dopo la lavorazione.

Il legno è costituito di materiale anitroso, così subisce delle modifiche volumetriche al variare dell’umidità. le tavole aumentano di volume con l’umidità e la pioggia, e diminuscono con il sole e la siccità, subendo così profonde modificazioni (imbarcazioni, falcatura ecc.)

Per i motivi appena descritti, ci sono legni storicamente più adatti rispetto ad altri nella produzione degli infissi (li potete vedere nella scheda). Assume un ruolo importante la stagionatura, operazione con la quale si riduce gradualmente l’umidità per tutto lo spessore del legno fino a raggiungere il punto di equilibrio con l’umidità ambientale. E’ altresì importante la lavorazione del legno e la verniciatura.

In tutte le cose la tecnologia ha portato dei miglioramenti al fine di superare determinati limiti, per noi è stato il legno lamellare.

Il legno lamellare nasce con il fine di superare dei limiti dimensionali dell’albero. Da un solo fusto è impossibile ottenere elementi di sezione e lunghezza, a volte necessarie, di 30 metri.

La prima intuizione risale a Leonardo, cioè realizzare le travi utilizzando più pezzi con una semplice giunzione a denti di sega. E’ una tecnica che viene utilizzata tutt’oggi.

In seguito Philibert Delorme inventò la giunzione mediante la chiodatura di più tavole in strati sovrapposti dando alla trave circa la forma voluta. Tuattavia le tavole mantengono la loro planarità e la trasmissione dei carichi era affidata alla tenuta della chiodatura.

Nel 1823 Emy realizzò le travi ad archi mediante chiodatura di tavole unite in pacchi con bulloni passanti, subito dopo Migneron e Weibeking misero a punto un sistema che curvava a freddo le travi formate da lamelle, infine nel 1905 con l’arrivo dei collanti, Hetzer iniziò ad applicare l’attuale tecnica di incollare il legname lamellare.

In Italia il legno lamellare è arrivato negli anni ’60

Questa moderna tecnologia di utilizzo del legno consiste nella divisione del tronco in tavole, essiccate ed assortite in qualità, giuntate di testa a formare le lamelle calibrate in spessore.

Difetto da eliminare

Nodo molto bello